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Sinistra per Calenzano

Il Nostro Progetto

Riguardo al 15 maggio, possiamo parlare di miracolo.

È veramente un miracolo che non ci sia stato neanche un morto nell’incendio scoppiato alla 3V Sigma di Porto Marghera, ma sono purtroppo qualcosa di incredibile anche le consuete, vergognose condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro del nostro paese.

Ci sono voluti, il 6 dicembre 2007, otto lavoratori morti bruciati vivi, mentre lavoravano pur sapendo che dopo pochi mesi avrebbero perso il posto di lavoro. Massimizzavano gli ultimi stipendi, pur sapendo che alcune cose non erano in perfetta regola, ma quando il lavoro è poco si arriva ad accettare tanti compromessi.

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Nei giorni scorsi si era sentito parlare di potenziamento del servizio per i trasporti extraurbani nella Città Metropolitana di Firenze.

Le premesse erano apprezzabili: conferenza stampa tematica del Sindaco Metropolitano Nardella e del Consigliere delegato Casini, un piano dettagliato e promesse precise; persino un comunicato apparso poco più di una settimana fa sui siti dei trasporti dove si annunciava che si sarebbe passati all'orario feriale non scolastico.

Poi nel fine settimana la retromarcia silenziosa: comunicato sparito, ma nessuna rettifica, lo smarrimento di chi non sa più quali corse saranno attive e quali no.

Con una percentuale di rientri al lavoro superiore al 50%, il mantenimento dell'orario del sabato non scolastico non è accettabile: su alcune linee le corse sono così poche da scoraggiare l'uso del mezzo pubblico anche per chi ha già pagato l'abbonamento e sarebbe tornato sui mezzi.

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“...Non c’è tempo per la filosofia… rispondiamo alle necessità ordinarie e straordinarie”

Quella frase, intesa nell'accezione dispregiativa del “poche chiacchiere, dobbiamo lavorare”, lascia trasudare il nuovo mondo della politica: labile, cangiante, privo di solidi indirizzi, ostaggio di personalismi e soggetto alla vulnerabilità di ingerenze esterne sensibili più ad interessi meno nobili di carattere privatistico che all’interesse comune. Sempre più una roba da mestieranti.

La concezione è che con quella definizione di “chiacchiere” si voglia seppellire la storia del pensiero politico alto che ha segnato indirizzi, principi, visioni, garanzie, diritti a seconda delle posizioni di parte e dei ceti sociali ai quali si volesse dare voce e rendere garanzie.

Quel “dobbiamo lavorare” non può prescindere dal solco filosofico (appunto), politico ed etico segnato e prescelto dal democratico consenso sociale del momento, nella sua componente di maggioranza e nell’influenza di quella di minoranza.

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Leggete questo stralcio del comunicato del PD:

“Noi quel documento [l’OdG sull’aeroporto] lo abbiamo votato, ma senza pregiudizi, come la politica dovrebbe fare, e abbiamo fatto un passo avanti: abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di discussione con la Regione per ‘ridisegnare insieme il futuro del nostro territorio che va da Firenze a Pistoia’: noi crediamo che quando si chiede di ‘mettersi a sedere’ ad un tavolo per discutere il modello di sviluppo e le conseguenti priorità lo si fa assumendo una posizione di apertura e di ascolto, e non certo presentandosi con dei ‘no’ a prescindere.”

Linea confermata su Facebook anche da un consigliere di Calenzano Futura.

Una vera e propria cortina fumogena per nascondere le ambiguità della maggioranza.

Chiedere un tavolo di confronto con Regione, Area metropolitana e Comuni è una giusta richiesta, ma non può essere neutra.

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Negli ultimi tempi e in particolare negli ultimi Consigli Comunali ci è stato spiegato diverse volte, con fare da maestri, quale fosse il ruolo della maggioranza e quale invece quello della minoranza. Il post di oggi è mirato proprio ad una riflessione sopra queste due parole e i ruoli che esse rappresentano.

A livello di definizione la parola maggioranza, in gergo politico, indica l’insieme delle forze che hanno raggiunto più del 50% dei voti alle ultime elezioni e che quindi rappresentano la maggioranza dei cittadini che hanno votato. In Consiglio comunale indica la forza o l’insieme delle forze che detengono il potere esecutivo e sostengono l’azione di governo del Sindaco e della Giunta comunale. Il comportamento che dovrebbero assumere tali forze ricoprendo questo ruolo è da un lato quello di sostenere l’azione di governo, e dall’altro è di intrattenere un rapporto quanto più possibile costruttivo con le forze di minoranza, soprattutto con quelle a loro affini.

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