“E’ vietato all’imprenditore di affidare in appalto o subappalto o in qualsiasi altra forma, anche a società cooperative, l’esecuzione di mere prestazioni di lavoro mediante impiego di manodopera assunta e retribuita dall’appaltatore o dall’intermediario. Gli imprenditori che appaltano opere o servizi, da eseguirsi nell’interno delle aziende con organizzazione e gestione propria dell’appaltatore, sono tenuti in solido con quest’ultimo a corrispondere ai lavoratori da esso dipendenti un trattamento minimo inderogabile retributivo e ad assicurare un trattamento normativo, non inferiori a quelli spettanti ai lavoratori da loro dipendenti”.
Da sempre, nella nostra società, il lavoro è un perno fondamentale intorno al quale ruota l’esistenza e la qualità della vita delle persone, certo i tempi sono cambiati e con essi anche i bisogni e le esigenze delle generazioni che si susseguono.
Oggi, specialmente i giovani cercano sempre di più lavori flessibili in termini di orari, con la possibilità di adattarli alla propria vita e dove il lavoro lo permette, non essere legati ad un luogo di lavoro fisico o almeno per una parte del tempo.
Negli ultimi anni sentiamo sempre più parlare di invecchiamento della società. Gli anziani quindi diventano sempre più numerosi, a fronte di una diminuzione delle nascite. Il trend nazionale si rispecchia anche nei dati di Calenzano: nel 2002 si stimava circa il 19,4% della popolazione in età over 65; gli ultimi dati del 2022 ci indicano che questa fascia è salita al 24,9%. Conferma tale tesi l’aumento dell'età media di circa 3 anni.
Il diritto alla casa è uno dei diritti fondamentali dell’uomo, tutelato dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
La situazione attuale della nostra società, caratterizzata della crisi economica post Covid e dall’aumento generalizzato dei prezzi provocato dalla guerra in Ucraina, ha invece aggravato l’emergenza casa e fatto crescere le situazioni di povertà abitativa. Dopo anni in cui i tassi dei mutui sono rimasti stabili, da luglio 2022 stanno risalendo in una continua progressione e il mercato immobiliare non aiuta. A Calenzano i prezzi medi di un appartamento in vendita si aggirano tra i 2500 € e i 4000 € euro al mq e un bilocale in affitto non costa meno di 650 € al mese. Ne deriva che molte famiglie che intendono acquistare una prima casa e molti giovani che cercano un immobile in affitto sono costretti a spostarsi di comune o di provincia. E anche per le famiglie in difficoltà economiche la situazione non è facile.
I dati ISTAT in merito ai flussi migratori da e per Calenzano indicano come, nel corso degli ultimi vent’anni, il tasso di crescita della popolazione residente all’interno del comune sia legato strettamente al trasferimento sul territorio di persone e famiglie provenienti dall’estero. Escludendo i dati del 2021, i quali presentano una evidente decrescita nel numero di residenti, in media più del 50% delle persone che si trasferisce all’interno del comune è immigrata. Nel corso degli anni la provenienza di queste persone è variata molto contribuendo alla formazione di un gruppo che, sempre secondo i dati ISTAT, conta 1391 persone, il 7,7% del totale.